Le infiammazioni e i sanguinamenti delle gengive (gengivite) se trascurate o sottovalutate possono degenerare e dar luogo a parodontiti. È il caso di questo paziente, il quale si è rivolto al nostro studio lamentando soltanto un po’ di sensibilità e sanguinamento delle gengive. In realtà presentava una forma avanzata di parodontite, ovvero di perdita di tessuto di sostegno dei denti (gengive e osso attorno alle radici). Dopo qualche seduta di ablazione del tartaro, di igiene orale e di curettaggio delle radici sotto il livello gengivale, la bocca è risultata finalmente sfiammata e il paziente ha ripreso a masticare senza timore di provare dolore.
Nei casi di deglutizione infantile persistente la posizione della lingua in fase di deglutizione impedisce agli incisivi superiori di scendere e toccarsi in modo regolare, causando la non chiusura perfetta del morso. In questo caso la paziente sentiva soltanto la necessità di risolvere il problema estetico dovuto al mancato allineamento dei due incisivi frontali, risolto con una semplice aggiunta di 3mm di composito.
Capita spesso che i bambini, giocando, traumatizzano gli incisivi con gravi conseguenze. In questo caso, essendo stato recuperato il pezzo di incisivo (e avendo avuto l’accortezza di conservarlo in acqua), ho potuto reincollarlo con composito fluido.
Bastano pochi anni di trascuratezza dell’igiene orale per compromettere seriamente la salute della bocca, anche in un ragazzo. In questo caso il paziente, di appena 17 anni, si è presentato in studio con l’estetica del sorriso compromessa da infiammazione gengivale e carie multiple. Prima di tutto ho provveduto a mettere in salute l’apparato gengivale, come si può vedere dal colore e dalla morfologia dei tessuti prima e dopo il trattamento. In seguito ho restaurato le carie, devitalizzati i denti, messi due perni in lega palladiata sui quali sono state innestate due capsule in ceramica.
Il paziente presentava un’arcata superiore particolarmente compromessa. Sono intervenuto salvando i denti salvabili con cure canalari, perni in fibre di vetro e un ponte circolare di 12 elementi in lega composita. Il risultato finale è quello di una bocca nuovamente in ordine.
In questo caso al paziente mancava un incisivo laterale. Potendo contare su due denti adiacenti sani, ho optato per un ponte Maryland, una soluzione che permette di incollare il nuovo dente in ceramica attraverso due sottili alette in metallo appoggiate all’interno dei denti sani. Si tratta di una soluzione non invasiva, per la quale è richiesto soltanto un minimo ritocco dei denti-pilastri, in modo da preservarne l’integrità.
Dopo 10/15 anni di buon funzionamento della capsula, la gengiva di questo paziente si è ritirata, evidenziando il bordo scuro della radice devitalizzata. In questo caso si è intervenuti rifacendo le capsule in modo da innestarle 1mm sotto la gengiva, eliminando così il fastidioso inestetismo.
Un paziente mi chiede di risolvere un inestetismo dovuto ad una capsula rovinata: il tempo a disposizione però e poco, per di lì a qualche giorno deve sposarsi. Innanzitutto sono intervenuto sul dente incapsulato, devitalizzandolo, inserendo un perno in fibra di vetro e completandolo con una capsula nuova in ceramica. Infine ho allargato l’incisivo laterale e ridato quindi simmetria al sorriso.